La sfogliatrice ad accostamento automatico proposta da Tecnovict è progettata per riprodurre meccanicamente la delicata operazione manuale
con un notevole risparmio di tempo. Nel cuore della Valpolicella, tra i filari di Corvina, abbiamo provato il modello reversibile allestito con tecnologia 4.0.
L’operazione di defogliatura in base al periodo in cui è svolta dalla fioritura all’allegagione, con numero di interventi in base all’esigenza del momento, all’intensità dell’operazione e alla varietà del vitigno, permette di raggiungere obiettivi agronomici importanti ai fini della salubrità e della qualità del prodotto finale.
Tra questi ridurre l’apporto nutritivo all’infiorescenza in modo da ottenere grappoli meno compatti, piccoli e meno suscettibili alla muffa grigia, influenzare la fisiologia nello sviluppo dell’uva e quindi il contenuto qualitativo (ad es. su pH, polifenoli, solidi solubili, zuccheri, ecc.) con effetti ricercati poi nella vinificazione.
Anche in questo tipo di operazione la moderna viticoltura si sta orientando su soluzioni in grado di sostituire il lavoro manuale con macchine operatrici progettate ad hoc in grado di ridurre sensibilmente i tempi di lavoro, con punte anche del 90%.
Con questa filosofia, il costruttore Spezia di Pianello Val Tidone (Piacenza), conosciuto con il marchio Tecnovict, ha introdotto nel 2014 una defogliatrice ad accostamento automatico.
La recente versione del 2021 da noi visionata tra i vigneti della Valpolicella (Verona), su viti di varietà Corvina prossime alla raccolta, è stata aggiornata con le soluzioni per l’agricoltura 4.0 e con un ulteriore step evolutivo dal punto di vista funzionale e agronomico.
Si tratta della nuova sfogliatrice 111AA-Rev 2021, un’operatrice di facile gestione, concepita con razionalità e alta versatilità per un uso intensivo in vigneto.
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